Da Gotti a Martinello passando per Fondriest: tanti nomi importanti hanno cominciato a spiccare il volo proprio nella “Classica di Pasquetta”, che lunedì 2 aprile festeggerà l’80ª edizione
L’albo d’oro del Giro del Belvedere è ricco di atleti che hanno scritto pagine importanti nella storia del ciclismo. Brillano le medaglie d’oro di Mario Zanin (Olimpiadi di Tokyo 1964) e di Silvio Martinello, cinque volte campione del mondo e campione olimpico ad Atlanta 1996 nella corsa a punti. Dopo la “Classica di Pasquetta”, Maurizio Fondriest si laureò campione del mondo in linea nel 1988 a Renaix e vinse la Milano-Sanremo 1993. Anche Ivan Gotti, due volte vincitore del Giro d’Italia, 1997 e 1999, vanta un successo al Belvedere nel 1990.
Senza dimenticare i compianti Vito Favero – secondo al Tour de France del 1958 – ed Ezio “Stecca” Piccoli, ex corridore dilettante cordignanese, stimato direttore sportivo del GS Caneva, oltre che importante motore organizzativo del Giro del Belvedere, recentemente scomparso.
La Marca Trevigiana ha applaudito anche i successi a Villa di Cordignano dei vari Gianni Giacomini, Biagio Conte, Pietro Caucchioli, Giampaolo Caruso, Yaroslav Popovych, Davide Malacarne, Sacha Modolo e tanti altri, sino appunto ad Aleksandr Riabushenko. Il grande ciclismo ha i fari puntati sul Giro del Belvedere: è qui che salgono alle luci della ribalta i nuovi protagonisti con un futuro tutto da scrivere.
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