Giro del Belvedere – Partants et ordres d’arrivée2019-03-16T16:28:15+01:00

Giro del Belvedere – Partants et ordres d’arrivée

In uno spettacolo di folla, l’australiano della Mitchelton Bike Exchange conquista l’ottantesima edizione della classica internazionale U23. A Villa di Cordignano due italiani completano il podio: Christian Scaroni e Matteo Sobrero

Surrounded by a huge crowd, Mitchelton Bike Exchange’s Aussie won the 80th edition of the U23 International classic. Italy’s Christian Scaroni and Matteo Sobrero rounded out the podium in Villa di Cordignano (Northern Italy)

Giro del Belvedere confirmed its international prestige: Robert Stannard claimed an historical edition of the “Easter Monday Classic”, the 80th, enhanced by the huge crowd cheering for the race protagonists in Villa di Cordignano (Treviso, Northern Italy). Following Swiss Patrick Müller(2016) and Belarussian Aleksandr Riabushenko (2017), an Australian rider celebrated for the first time in the U23 international classic, grabbing the first seasonal win and his first career success in Italy.

After yesterday’s second place at Trofeo Piva, the Mitchelton Bike Exchange 19-year-old rider, came on top of a 6-man sprint among the breakaway riders that had launched the decisive attack on the tough Montaner climb. Behind the winner, Italy’s Christian Scaroni (Petroli Firenze Hopplà Maserati) and Matteo Sobrero (Dimension Data for Qhubeka) rounded out the day’s podium. “I’m happy – said the winner – Giro del Belvedere is one of the most important races in U23 cycling. I knew I had a great chance at the sprint: I controlled the last kilometers, pushing hard in the final straight with the last forces remained”.

Battle from first to last kilometer characterized the 80th Giro del Belvedere: after many attempts in the first two laps of the Conche circuit, four athletes moved on the attack at Km 30 – Cianci (Palazzago), Taglietti (Biesse Carrera), Jorgenson (USA) and Burger (WGA) – then joined by five more riders – Konyaev (Russia), Pietrini (Maltinti), Donegà (Cycling Team Friuli)Maldonado (Aix en Provence) and Gent-Wevelgem Kattekoers’ winner Ziga Jerman (Ljubljana).

The escapees reached a 3:52 maximum advantage at Km 65, but in lap 6 Dimension Data forced the pace in the peloton to cut down the margin and bridge back to the breakaway group before the first passage on the Montaner ascent. In the second passage of the race’s iconic climb, the eve’s favourites sparkled the battle for win with Aleksandr Vlasov in first line. The Russian rider showed its climbing skills but was not enough. In fact, the five chasers – Stannard, Scaroni, Sobrero, Battistella (Zalf) and Grodzicki (Palazzago) – rejoined the race’s leader with a few kilometers to go, just in time to contest the win in the final sprint.

Italy Team’s Coach Davide Cassani celebrated the excellent performance of the home riders, four in the day’s top-5. “I wish to congratulate with the organizers, that show great passion in setting up a big event, a benchmark for U23 cycling. It was a beautiful day and I go back home with good feelings for the future of the Italian cycling”.

Finally, the head of the organizing committee Gianfranco Carlet remembered the late Ezio “Stecca” Piccoli, the historical race’s organizer. “We dedicate to Ezio an historical edition characterized by emotions and a big show. We celebrate the success of a prospect like Stannard, hoping that this represents a first, important step towards a prestigious professional career”.

1. STANNARD ROBERT AUS MBE MITCHELTON BIKE EXCHANGE – CINA
2. SCARONI CHRISTIAN ITA PETROLI FIRENZE HOPPLA’ MASERATI
3. SOBRERO MATTEO ITA 08P3214 DIMENSION DATA FOR QHUBEKA
4. BATTISTELLA SAMUELE ITA 03C0373 ZALF EUROMOBIL DESIREE FIOR
5. GRODZICKI CEZARY ITA 02R4057 TEAM PALAZZAGO SOLIGO
6. VLASOV ALEXNDR RUS RUS RUSSIA – NATIONAL TEAM
7. ZIMMERMANN GEORG GER TIR TIROL CYCLING TEAM – AUSTRIA
8. POGACAR TADEJ SLO LJI LJUBLJANA GUSTO XAURUM – SLOVENIA
9. SCHINNAGEL JOHANNES GER TIR TIROL CYCLING TEAM – AUSTRIA
10. CANAVERAL JONATHAN COL BSM BICICLETAS STRONGMAN – COLOMBIA

Il bielorusso Alexandr Riabushenko si aggiudica la 79a edizione della classica trevigiana che regala un grande spettacolo di pubblico. Sul podio l’australiano Hamilton e il friulano Fabbro

Per il secondo anno consecutivo è uno straniero ad imporsi al Giro del Belvedere: dalla maglia rossocrociata di Campione Svizzero di Patrick Muller nel 2016, alla divisa di Campione Europeo del bielorusso Alexandr Riabushenko, vincitore nella 79a edizione della “Classica di Pasquetta” con una volata di rara potenza sul rettilineo d’arrivo in leggera salita di Villa di Cordignano.

Alle spalle del 21enne del Team Palazzago un altro dei favoriti della vigilia, Lucas Hamilton (Australia), che si è dovuto accontentare della piazza d’onore dopo aver infiammato la corsa nell’ultimo passaggio sulla salita di Montaner assieme al friulano Matteo Fabbro (Cycling Team Friuli), poi terzo sul traguardo e al primo podio stagionale in un appuntamento internazionale.

Sognavo di vincere con questa maglia al Belvedere – commenta a caldo il vincitore Riabushenko-. Questa è una corsa conosciuta in tutto il mondo e ci tenevo a far bene. In un primo momento sono rimasto un po’ attardato rispetto ad Hamilton e Fabbro, poi però sono rientrato nella seconda parte dello strappo e nel finale ho cercato di controllare la situazione senza prendere rischi inutili prima dello sprint”.

Da una parte l’opportunismo del vincitore, dall’altra la caparbietà di Hamilton e Fabbro, quest’ultimo premiato come atleta più combattivo. “Sapevo di essere il meno veloce del terzetto, ho provato ad allungare in discesa ma non sono riuscito ad andare via – ha dichiarato il corridore di Codroipo -. Sono comunque molto soddisfatto: ho iniziato la stagione con un incidente in allenamento e da qualche settimana lotto con i migliori al mondo”.

Dopo una prima parte di gara affrontata dagli atleti a ritmo sostenuto, la corsa è esplosa nei due passaggi sull’anello conclusivo, caratterizzato dalla salita di Montaner e dallo strappo di Via delle Longhe. L’attacco di Seid Lizde (Team Colpack) ha selezionato il gruppo principale che ha affrontato l’ultimo giro forte di una cinquantina di unità. A quel punto, Fabbro ed Hamilton hanno rotto gli indugi sul Montaner, raggiunti da Riabushenko sullo strappo di Via delle Longhe. Il terzetto ha viaggiato compatto fino al rettilineo d’arrivo che ha premiato il Campione Europeo.

Alle loro spalle, sono giunti sul traguardo Daniel Savini (Maltinti Lampadari) e Adrien Costa (Axeon Hagen Berman), con Powless (Axeon), Zilio (Zalf), Storer (Australia), Romano (Palazzago) e Pogacar (ROG Ljubljana) a completare la top-10 della classica trevigiana, confermatasi gara di grande prestigio arricchita dal consueto spettacolo di pubblico.

Ordine d’arrivo 79° Giro del Belvedere:
1. RIABUSHENKO ALEKSANDR (TEAM PALAZZAGO AMARU)
2. HAMILTON LUCAS (AUSTRALIA – NATIONAL TEAM)
3. FABBRO MATTEO (CYCLING TEAM FRIULI)
4. SAVINI DANIEL (GS MALTINTI LAMP. BANCA DI CAMBIANO)
5. COSTA ADRIEN (AXEON HAGENS BERMAN – USA)
6. POWLESS NEILSON (AXEON HAGENS BERMAN – USA)
7. ZILIO GIACOMO (ZALF EUROMOBIL DESIREE FIOR)
8. STORER MICHAEL (AUSTRALIA – NATIONAL TEAM)
9. ROMANO FRANCESCO (TEAM PALAZZAGO AMARU)
10. POGACAR TADEJ (ROG LJUBLJANA – SLOVENIA)

Partiti 193, arrivati 128.

Una corsa che non ha tardato a regalare emozioni. Infatti l’episodio che più ha influito sull’esito della gara è nato dopo appena trenta chilometri, lanciando in orbita sedici uomini, tre dei quali sono arrivati a giocarsi la vittoria: il croato Josip Rumac (terzo alla fine), l’italiano della Palazzago Stefano Ippolito e l’americano Taylor Eisenhart, compagno di squadra del vincitore e grande protagonista di giornata.
Eisenhart è stato per me uno straordinario punto di riferimento – ha confermato il vincitore Patrick Muller – e il resto della squadra ha lavorato tutto il giorno per me, portandomi allo sprint finale nelle condizioni ideali. Davvero non potevo chiedere di più”.

La corazzata Zalf-Euromobil cercava il bis di Andrea Vendrame e l’obbiettivo è stato mancato di poco visto che il vincitore 2015 era tra i tredici corridori che si sono giocati il successo allo sprint, nel quale però è stato il suo compagno di squadra Nicola Bagioli a cogliere il secondo posto. La Zalf ha comunque avuto un ruolo determinante nel coronare il lungo inseguimento ai quattro superstiti della fuga del mattino, nella quale aveva inserito Andreoletti e Rocchetti, poi staccati.

La tenacia dei quattro battistrada, ripresi praticamente all’ultimo passaggio in cima al Montaner, ha spianato la strada al campione svizzero, arrivato in carrozza al momento decisivo grazie alla corsa coraggiosa del suo compagno Taylor Eisenhart. Indubbiamente, la BMC ha un feeling particolare con il Giro del Belvedere, confermatasi gara di grande prestigio arricchita dal consueto spettacolo di pubblico in una giornata coperta ma fortunatamente asciutta.
Una sintesi della classica internazionale di Pasquetta verrà teletrasmessa nella seconda serata odierna, a partire dalle ore 22.00 su RaiSport 2.

Ordine d’arrivo 78° Giro del Belvedere:
1. Patrick Muller (BMC, Sui) km 166 in 3h48’15”, media kmh 43,636;
2. Nicola Bagioli (Zalf Euromobil, Ita) st;
3. Josip Rumac (Synergy Baku,Cro);
4. Andrea Marchi (Palazzago Amaru, Ita);
5. Andrea Vendrame (Zalf Euromobil, Ita);
6. Seid Lizde (Colpack, Ita);
7. Matteo Fabbro (Team Friuli, Ita);
8. Hart Tao Geoghegan (Axeon, Gbr);
9. Stefano Ippolito (Palazzago Amaru);
10. Hopplà Petroli Firenze).

Partiti 191, arrivati 101.

2015 vendrameGrazie ad un bell’attacco operato sulla salita di Montaner, Andrea Vendrame (Zalf Euromobil Désirée Fior) è riuscito ad involarsi tutto solo verso il traguardo e a conquistare il successo nel 77esimo Giro del Belvedere, gara internazionale disputata quest’oggi a Villa di Cordignano nel trevigiano e valida per l’ottavo Challenge internazionale « Primavera del Prosecco Superiore ». Per il 20enne atleta coneglianese si tratta della prima affermazione assoluta tra i dilettanti.

Annullata la fuga iniziale, la gara si è decisa a circa 20 chilometri dalla conclusione sulle rampe del Montaner, sulle quali Vendrame ha operato l’attacco, seguito dallo statunitense Geoffrey Curran dell’Axoen Cycling Team. L’atleta trevigiano è riuscito però a sbarazzarsi della compagnia dell’avversario e si è involato in discesa e poi in pianura, giungendo in solitaria sul traguardo.

A 4″ sono giunti i più immediati inseguitori, con l’austriaco Gregor Mühlberger (vincitore lo scorso anno del Trofeo Piva) che ha regolato nell’ordine Geoffrey Curran, l’australiano Robert Power e il tedesco Silvio Herklotz. A 25″ invece la volata del gruppo per la sesta posizione, che ha visto invece prevalere Simone Consonni del Team Colpack.

Ordine d’arrivo ufficiale:

1 VENDRAME ANDREA – ITA – ZALF EUROMOBIL DESIREE FIOR Km. 154 in 3h37’10 », media 42,548
2 MUHLBERGER GREGOR – AUS – TEAM FELBERMAYR SIMPLON – Austria a 4″
3 CURRAN GEOFFREY – USA – AXOEN CYCLING TEAM – Stati Uniti s.t.
4 POWER ROBERT – AUS – AUSTRALIA SQUADRA NAZIONALE s.t.
5 HERKLOTZ SILVIO – GER – TEAM STOLTING – Germania s.t.
6 CONSONNI SIMONE – ITA – TEAM COLPACK a 25″
7 GROBSCHARTNER FELIX – ITA – TEAM FELBERMAYR SIMPLON – Austria s.t.
8 VLIEGEN LOIC – SUI – BMC DEVELOPMENT TEAM – Stati Uniti s.t.
9 KAMNA LENNARD – GER – TEAM STOLTING – Germania s.t.
10 DOMEN NOVAK – SLO – ADRIA MOBIL – Slovenia s.t.

Simone Andreetta vince il duello con il campione nazionale tedesco Silvio Herklotz e fa suo il 76° Giro del Belvedere, l’Internazionale di Pasquetta organizzata dalla Pro Belvedere. Dopo Longa di Schiavon (Vi) per Andreetta è la seconda vittoria stagionale. L’azione chiave, come da copione, si ha alla seconda ascesa del Gpm del Canalet dove ha attaccato proprio Andreetta. Sulla vetta lo insegue un terzetto del Team Stolting con Herklotz che transita per primo, cedono gli altri due tedeschi, Andreetta aggancia il campione nazionale tedesco. Discesa a capofitto della coppia di testa, vantaggio che sale subito a 30”, dietro cercano la rimonta ma ormai il duo va decisamente d’accordo e si gioca la vittoria. “Mi ha tirato la volata – dice scherzando Andreetta –e sul Montaner ha detto ai miei compagni che stavo bene, che potevano fare l’andatura”. Più pacato il CT Marino Amadori. “Andreetta va forte. Con me ha già fatto il Tour dell’Avvenire lo scorso anno. E’ un ragazzo sul quale crediamo e puntiamo, su questi percorsi è uno dei più forti Under che abbiamo in Italia. E ha battuto un signor corridore”. In precedenza la corsa è vissuta su una lunga fuga di 17 uomini che hanno monopolizzato la prima parte del pomeriggio di Villa di Cordignano. Percorsi una ventina di km escono dal gruppo Giacomo Berlato, Seid Lize con Gianni Moscon (Zalf), Phil Bauhaus (Team Stolting), Davide Manzoni con Davide Martinelli (Team Colpack), Paolo Lunardon (Marchiol), Nicola Bagioli con Mattia Giovanni Pastorino (Gallina Colosio), Miha Poljanec (Sava Kranj), Stefano Ippolito (Pala Fenice), Matteo Fabbro (CT Friuli), Hiti Tadej (Radenska), Viktor Vrazel (Tufo Prostejov), Henrik Steen Haugen (Team Ringerisk), Callum Ferguson (Zappis Racing Team) e Dominick Oborsky (TKK Pacific). I 17 guadagnano sino a 1’30”, poi, come prevedibile, quando la carovana si avvicinava ai topici Gpm del Montaner la loro avventura finisce velocemente sotto la spinta della Trevigiani che tra i 17 non aveva alcun uomo. Poi l’epilogo.
ARRIVO:
1. Simone Andreetta (Zalf Euromobil Désirée Fior) km 154 in 3h21’23” media 43.712 km/h;
2. Silvio Herklotz (Team Stolting – Germania);
3. Luca Chirico (Mg K Vis Trevigiani Wilier Norda) a 10”;
4. Luka Pibernikk (Radenska);
5. Yuriy Vasyliv (Team Stolting – Germania);
6. Gianni Moscon (Zalf);
7. Lukas Spengler (BMC Development);
8. Andrea Meggiorini (Gallina Colosio);
9. Vadim Zhuravlev (Lokosphinx – Russia);
10. Paolo Brundo (F.Coppi Gazzera).

Riccardo Menegatti

Il video della Gara:

Lo svizzero da Wilen Stefan Kung vince il 75 Giro del Belvedere organizzato dalla Pro Belvedere a Villa di Cordignano.
Parla però straniero tutto il resto del podio: argento per il berlinese Herklotz e bronzo per l’australiano Mulhern. Podio in ogni caso con il pedigree: i tre, nei rispettivi Paesi d’origine, sono stati più volte campioni nazionali nelle categorie inferiori e in varie specialità. Il 75 Giro del Belvedere manda in scena un copione sul quale alla vigilia nessuno avrebbe scommesso un soldo bucato: va infatti in porto una fuga partita da lontano, all’inizio del secondo giro, quando mancava ancora una vita alla conclusione e soprattutto con i team di casa in quel momento fuori giochi. Chi si attendeva la reazione del gruppo ha invece visto lo svantaggio degli inseguitori crescere a dismisura e quando il cronometro ha decretato oltre 4’ di ritardo s’è capito che la corsa aveva preso una definitiva fisionomia. Partono presto all’attacco dunque in dodici: nove stranieri (il vincitore Kung, il terzo Mulhern con Davidenok, Denz, Egner, Miskulin, Okishev, Pellaud, Rajsp) e tre italiani (Cigala, Ghezzo e Troia). Per la dozzina di testa già ben oltre metà gara il vantaggio sul grosso si stabilizza in termini rassicuranti e solo una foratura toglie dalla corsa Miskulin. La stanchezza elimina uno dopo l’altro i battistrada, dietro si muovono in molti ma limano poco, e quando il Belvedere al suono della campana decreta l’ultimo assalto al Gpm di Montaner rimane davanti la coppia Kung e Mulhern con 38” di vantaggio. Lungo la discesa si aggancia Herklotz e il trio punta senza indugi verso Villa. Dietro Zalf, che le ha provate tutte (ha spremuto Milani e Berlato, ha mandato sul Montaner Andreetta e Salvador) tenta con il tandem Zurlo Zordan, ma nel gruppetto inseguitore c’è anche Howson, compagno di squadra di Mulhern, i cambi sono problematici e la rincorsa non si chiude per 32”. Volata senza storia con Kung già primo a 250 metri, Mulhern che si rialza (aveva tentato l’assolo sotto il triangolo rosso) e Zordan che vince facile la volata dei primi inseguitori. “Forse l’errore principale è stato quello di non aver un uomo nella fuga iniziale – ha detto Rui – e per inseguire negli ultimi giri abbiamo bruciato tre uomini. Però non togliamo i meriti ai due davanti: hanno fatto un grande numero”.
Grande la soddisfazione per gli organizzatori, che complice anche un tanto atteso bel tempo, hanno visto davvero una cornice di pubblico straordinaria lungo tutto il percorso.  Elogi che arrivano anche dai microfoni della RAI, presenti con ben un ora di gara su RAISPORT2 la sera stessa,ed in replica il martedì. « Sembra il pubblico di una tappa del Giro d’Italia », poche parole che danno merito ad una gara che alla 75a edizione, si pone davvero al centro delle gare regine del panorama dilettantistico italiano e mondiale.

ARRIVO:
1. Stefan Kung (BMC Developpement team Stati Uniti) km 154 in 3h36’8” media 42,751
2. Silvio Herklotz (team Stolting – Germania)
3. Mitchell Mulhern (Australia – squadra nazionale) a 2”
4. Andrea Zordan (Zalf Euromobil Désirée Fior) a 32”
5. Damien Howson (Australia – squadra nazionale)
6. Davide Villella (team Colpack)
7. Stanislau Bazhkou (Gs Podenzano)
8. Mikhail Akimov (Russia – squadra nazionale)
9. Simone Petilli (Delio Gallina)
10. Alessio Mischianti (Futura team Matricardi)

Il video della Gara:

Daniele Dall’Oste, varesino da Venegono Inferiore in forza alla Uc Trevigiani Dynamon Bottoli strapazza la concorrenza e vince per distacco il 74 giro del Belvedere, gara internazionale preparata con cura dalla Pro Belvedere. Già a segno sabato scorso a Barzago (Lecco) Dall’Oste concretizza il gran lavoro dei ragazzi di Rossato e Milesi che, a onor del vero e per stessa ammissione degli interessati, avevano puntato molto su Barbin. Ma di fronte al numero del varesino sul Gpm di Montaner e sulla successiva discesa è saltata ogni tattica e per gli avversari, stretti nella morsa del gioco di squadra del team di Porta San Tomaso, c’è stato ben poco da fare. Il Belvedere si decide al solito quando iniziano i due giri che conducono la carovana a Montaner: in precedenza solo scaramucce per tagliar fuori dai giochi pedine che alla lunga potrebbero tornare utili agli avversari. Al transito del penultimo Gpm di Montaner già si vede all’opera Dall’Oste che precede lo statunitense Ian Bosewell e Fabio Aru (team Palazzago). Il gruppo, partiti 174, ormai conta una quarantina di uomini ma la compagnia, proprio perché selezionata, attacca a ripetizione: si nota anche il francese Axel Domont (Chambery Cyclisme) ma Dall’Oste in prima persona non gli concede spazio. Ormai davanti tirano sempre i soliti e qui inizia il capolavoro dell’uomo di Porta San Tomaso che attacca verso il secondo Montaner, vi transita con 9” di vantaggio sul francese Domont seguito da Fabio Aru e dal bielorusso Bazhkqu (terzo poi nella generale). La vertiginosa discesa per Dall’Oste è fabbrica di guadagno: il vantaggio sale sino a 45”, dietro si organizzano ma limano solo il ritardo (in primis gli zalfini Simone Andreetta e Pierre Paolo Penasa). amo riusciti, ero io l’uomo di punta, ma quello che ha fatto sul Montaner Daniele è eccezionale. Sarò anch’io al Palio del Recioto, vedremo”. Terzo e solo espressioni in madrelingua, Bazhkqu, bielorusso da Vitebsk a segni si fa intendere: anche per lui rivincita al Palio del Recioto, Ne vedremo delle belle.

ARRIVO:
1° Daniele Dall’Oste (Trevigiani)
2° Enrico Barbin (Trevigiani) a 15″
3° Stanislau Bazkhou (Palazzago)
4° Andrea Fedi (Hopplà Vega Truck)
5° Alex Turrin (Team Brilla)
6° Vliegin Loic (Idema Sport)
7° Rudy Lorenzon (Marchiol)
8° Christian Raileanu (Gaiaplast Bibanese)
9° Alessio Taiani (Futura Team)
10° Simone Andreetta (Zalf Euromobil Desirèe Fior)